TORNEO INTERNAZIONALE DI MONACO

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Giunto alla XXIX edizione, si è svolto nei giorni 23/24 novembre 2013 il miticoTorneo Internazionale di Monaco, riservato agli spadisti della categoria Assoluti.

Alla prestigiosa competizione, ospite presso la Salle Omnisports “Gaston Medicine” dello Stadio Louis II di Fontvieille, uno dei quartieri dello storico Principato, hanno partecipato 80 spadisti “…molto variegati, dal principiante monegasco sessantenne al campione italiano assoluto in carica, Carozzo. A Monaco vanno, di solito, quasi tutti gli italiani più forti… grazie anche ai ricchi premi messi in palio dall’organizzazione… ma stavolta il parterre era meno affollato, dal momento che a Milano, nello stesso weekend, si tirava il Trofeo Pellegrino… ”

A ragguagliarci, è il nostro Matteo Scamarda, volato fin lì coi giovani spadisti cusiniGiacomo Sinatra e Giacomo Scalzo.

“In prima giornata, affrontiamo i gironi: Scalzo fa 6 vittorie, Sinatra 5 vittorie e 1 sconfitta, io 4 con 2. Saltiamo tutti il primo turno e vinciamo il secondo per i 32. Non senza patema il nostro Giacomino (Scalzo), che arrivato all’8-2 si fa recuperare da un avversario piuttosto facile e vince con un risicato 15-13… Ma si sa come vanno i primi turni di spada!”…

E andiamo al giorno dopo, col tabellone dei 32.

“Beh…” – prosegue Matteo, raccontando di sé – “… non avendo fatto bene il girone, becco Ivan Trevejo, un cubano piuttosto forte naturalizzato francese [argento ind. ad Atlanta ’96, bronzo a sq. a Sidney ’90, n.d.r.]… era stato il mio primo assalto al girone, anzi… la mia secchiata d’acqua, visto che mi aveva sparato un 5-0 che devo ancora capire da dove partisse… Nella diretta tengo meglio… ma sul 4 pari Trevejo mi mette 3 stoccate di fila e si arrocca nel suo vantaggio, costringendomi, sul finire, a rischiare di più…”

E il rischio non ripaga l’Istruttore cusino, non ancora in piena forma per la nuova stagione assoluta: “… non mi andava proprio la mano… alla fine avevo capito il giochetto del cubano, ma arrivavo sempre in ritardo…”. Matteo chiude così la sua gara, perdendo l’assalto 11-15 e lasciando proseguire Trevejo, che  poi conquisterà il podio.

Giacomo Sinatra, cat. Ass, affronta i suoi 16esimi con Alarico Bosio, un Istruttore del Pro Novara Scherma: “… uno spadista niente male, che, però, non avrebbe dovuto impensierirlo!” – commenta Matteo – “… un tiratore destro con l’anatomica e una parata di quarta molto bella ed efficace. Solo che Giacomo non riusciva a ‘vederla’ e sbagliava puntualmente tempo e misura. Mi ha detto, poi, che si sentiva legambe lente… E visto che parliamo delle gambe di Sinatra… si comprende come siano arrivati ugualmente sul 14 pari!… L’epilogo, purtroppo, non gli è stato favorevole… Giacomo avrebbe potuto vincere, e con una certa tranquillità… Peccato! Penso proprio che rivedremo il suo carico di allenamento, dovremo allentarlo in vista della prossima gara… I tornei di questo tipo servono proprio per saggiare la risposta agonistica ad assalti, diciamo, diversi dalla routine di sala… Sinatra è un ottimo spadista e per Ravenna confido nella sua capacità di dimostrarlo.”

E andiamo al più giovane del terzetto cusino, il nostro Giacomo Scalzo, cat. Gio II.
“Dopo la ‘strigliatina’ e la modifica dei programmi di allenamento, Giacomino sta riprendendo sicurezza ed efficacia…” – afferma piuttosto soddisfatto Matteo.

E, infatti, Scalzo tira bene per i 16 contro Stefano Damiani (Pompilio Genova), un mancino con francese, e vince 15-12, gestendo l’assalto senza mai rischiare troppo. Passa agli ottavi contro Carlo Rota (Mangiarotti MI), un atleta di grande esperienza e sempre  in ottima forma, pronto a dare battaglia ad ogni avversario…

… “Giacomo ha condotto un assalto quasi perfetto, sfoggiando un ampio repertorio di colpi e, soprattutto, tirando con una serenità che non aveva da tempo… E’ stato il suo migliore assalto… le stoccate arrivavano senza troppa fatica!”.

Il cusino entra così negli otto, vincendo 15-11, e nei quarti si trova di fronte l’olimpionico di Pechino, Stefano Carozzo…

“Il ‘grande’ Stefano è salito in pedana molto concentrato…” – continua Matteo – “… ho avuto la sensazione che in questo assalto fosse persino più attento che in quello di finale con Baroglio… Ebbene, i due partono e se le cominciano a dare di santa ragione! Giacomo, nonostante le lunghissime leve di Carozzo, tiene molto bene la misura e mantiene l’assalto alla pari… Poi, però, l’Azzurro mette il turbo e con un piccolissimo aggiustamento di misura, solo mezzo passo indietro, manda sistematicamente fuori tempo Giacomo che non si accorge del ‘trucchetto’ e continua a tirare pensando di fare la cosa giusta… ma giusta non era!… Così l’avversario va sopra di 3 stoccate e l’assalto… finisce lì, perché lo scoraggiamento del giovane ha la peggio contro la scelta sapiente del Campione… Risultato: 15-11 per Stefano, che è veramente forte, e complimenti anche a Scalzo, perché era da un bel po’ che non tirava così! ”

E noi ne siamo davvero compiaciuti. Questa bella prestazione del nostro giovane spadista gli vale anche uno Smartwatch in premio, ma, soprattutto, lo rimette in carreggiata, dandogli la giusta carica per riprendere, con più convinzione e rinnovata progettualità, il filo di un discorso tanto bene avviato…

Alla prossima!