CAMPIONATI DEL MONDO CADETTI E GIOVANI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Москва è un luogo straordinario, indimenticabile. Ti accoglie con interesse, anche se non sa sorriderti. La neve leggera di primavera si adagia sulle sue cupole d’oro, ricopre come un timido velo gli immensi spazi aperti di questa città imponente, affascinante, dove ogni cosa e ogni sensazione, dall’incanto alla sgradevolezza, sembrano espandersi al grado superlativo.

E’ Mosca che, nei giorni dal 31 marzo all’ 8 aprile 2012, ha ospitato questi ultimi Campionati Mondiali Cadetti e Giovani. Ovviamente, in una struttura ampissima: lo stadio indoor Olimpijskiy, costruito in occasione delle Olimpiadi dell’80.

Non meno grande e appassionata l’attenzione di tutti noi cusini verso l’evento clou della stagione agonistica Under 20 e che ci ha visti particolarmente coinvolti, grazie alla partecipazione in azzurro del nostro Giacomo Scalzo, nella gara di Spada Maschile Cadetti.

Lo abbiamo seguito in diretta, ma da grandissima distanza, guardando le due luci che, da un asettico pop-up, ci rinviavano attraverso la rete ogni stoccata, lasciandoci immaginare anche le emozioni di mamma Piera, presente sugli spalti moscoviti. Tra un assalto e l’altro, però, non ci sono mancati gli sms veloci e palpitanti di Matteo Scamarda, che gli stava vicino, ma non troppo, soffrendo… e non poco.

… Ora siamo lì, con loro… L’atmosfera che si respira tra le pedane iridate è tesa, l’orgoglio degli atleti si è trasformato in ansia, e un tremore impercettibile affievolisce la forza delle loro mani.

Il nostro Giacomo ha un’espressione molto seria, le mascelle serrate. Il suo sguardo non cerca nulla, i movimenti vanno da sé, e ogni battito fa male al petto. Anche i maestri sono in subbuglio, ma provano a rasserenare i loro ragazzi.

Inizia la fase a gironi. Giacomo l’attraversa abbastanza bene: 5 vittorie e una sconfitta alla priorità con l’egiziano Sherif Fayez lo piazzano 14° in classifica provvisoria. I partecipanti sono 107.

Salta, così, la prima diretta e tira per i 32 con l’armeno Mikayel Mikayleyan: il nome intimorisce, ma l’assalto non è difficile per il cusino, che resta guardingo e vince 15-11, nonostante la differenza tra i due sia in realtà più netta.

Nei 16esimi l’avversario è il tedesco Robert Styn, biondissimo… ma Giacomo splende in tutta la sua sicilianità. Hanno entrambi una sola sconfitta al girone.

L’assalto è molto fastidioso per Giacomo, costretto a subire troppe interruzioni per il wireless che non funziona (eppure dai russi non te l’aspetteresti…). Il cusino soffre.

Anche Matteo. Che continua a stringere la sbarra azzurra e fredda che lo imprigiona… ci scrive un SMS: “maledetto wireless… Giacomo deve riuscire a concentrarsi, a studiare bene… ma se ti rompono le palle ad ogni pagina che apri!…”.

Si arriva all’ 11-13, ed è rimasta l’ultima frazione. Giacomo è sotto, ma è troppo presto per fermarsi… così, rimessi in ordine i pensieri, sale in pedana, abbassa la maschera, e infila quattro stoccate consecutive al tedesco, che non può nulla.

La vittoria è dell’azzurro per 15-13… arriva l’urlo liberatorio!

Siamo agli ottavi, che non sembrano difficili: il coreano Hyeonil Hwang non è avversario che possa intimorire Giacomo. Almeno, nessuno lo pensa. Ma la forte emozione dell’assalto precedente gioca invece il suo ruolo, e quel “Pronti, a voi!” lo coglie, in realtà, indifeso.

La francese del coreano si rende subito aggressiva, i suoi attacchi sono continui… Giacomo non riesce a capirne il tempo… le energie sembrano disperse, il cuore gli suggerisce di reagire, ma la mente non aiuta…  Incredibilmente, dopo tre minuti, si è già sull’ 8-14. Il secondo tempo inizia con una stoccata del cusino, ma per lui sarà l’ultima di questo campionato: il punteggio di 9-15 lascia tutti, e soprattutto il nostro ragazzo, con l’amaro in bocca.

Giacomo chiude il suo primo mondiale al 12° posto, dietro di lui gli altri italiani, ma questo non è certo una consolazione.

L’esperienza internazionale è indubbiamente fondamentale, ma non è facile accumularla con appena un paio di gare del Circuito Europeo. E i risultati di Europeo e Mondiale della nostra Spada Cadetti sembrano dimostrarlo…

Siamo dell’idea che bisognerebbe rifletterci su, possibilmente rivedendo certe regole, e pure qualche convinzione, che limitano eccessivamente, a nostro avviso, la partecipazione dei Cadetti alle gare di Coppa del Mondo. E gli altri Paesi sembrano averlo compreso già da molto tempo.

Lasciamo Mosca. Camminando tra i suoi monumenti, sembra che qualcosa ti voglia sopraffare, ne avverti la storia, la cultura, il mistero… La sensazione, a tratti, non è piacevole, ma senti nell’aria un’attesa… come qualcosa di nuovo che un giorno, forse, potrebbe arrivare.